L'invocazione alle oppresse: Concita De Gregorio e la D'Addario (non ridete, se ci riuscite)

Diciamoci la verità, la vita è troppo breve per correre dietro alle mattane radical-chic fricchettone dei “sinceri democratici” (?), della sinistra da salotto e del suo armamentario di idee e comportamenti antropologicamente superiori (a prescindere, direbbe Totò, ma almeno Totò faceva ridere), ma il fatto che questi, sono maestri nelle denunce a senso unico e magari strumentali, anche riguardo alla condizione della donna.

Infatti la direttrice (a cui, come signora che da giovane non doveva essere male, correndo io verso i quaranta, guardo con interesse) nel corso del dibattito (?!?) dell'ultima puntata del tribunale mediatico che va sotto il nome di Annozero, forse a corto di argomentazioni, e dopo la bella intervista alla escort Patrizia D'Addario, è ricorsa all'invocazione alla minoranza.

Cosa che funziona a meraviglia per distogliere l'attenzione e creare una cortina fumogena edificante.

Si è quindi lanciata in difesa delle donne sfruttate (con registratore o senza?) e trattate come merce, applauso di rito a seguire.

Se l'avesse detto la Binetti sarebbe stata fischiata come moralista (minimo).
Se poi qualcosa di simile fosse tentato dalla Santanchè, magari in difesa di una figlia sgozzata dal padre illuminato e musulmano, sarebbe tacciata di razzismo e di non rispettare le minoranze islamiche.

Due pesi e due misure.

Come sempre.


1 commento:

storico sgrz ha detto...

mai siamo sicuri che ospitare la D'addario sia utile a una efficace opposizione? Di certo sarà utile a lei e a San...toro, martire della libera informazione.

La D'Addario ad Annozero. A chi giova?