La FIOM copia la FIAT

La Fiat pensa di chiudere gli stabilimenti e lasciare l'Italia e la Fiom risponde con lo sciopero: utilissimo, splendida idea.

Non solo: ingiunge al Governo di convocare la Fiat, come se fossimo in Cina o in Nord Vietnam, come se non si trattasse di una multinazionale che va dove gli conviene e dove produttività e costi sono in linea con le sue legittime aspettative.

Stupida arroganza di chi non vede la realtà, o peggio, non l'accetta. Cercando di trascinare l'Italia in un futuro "greco", visto che anche di là abbondano le stesse idee. 

Bisogna ammettere però che ce l'avranno pure con Sergio Marchionne, l'unico manager con il maglioncino incorporato, e con tutto ciò che è legato al Lingotto, ma in fatto di look il segretario Maurizio Landini e i suoi discepoli hanno fatto chiaramente riferimento alle famose felpe inventate dal nemico Lapo Elkann.




Rosso il colore (e questo non bisognava neanche dirlo) e grossa scritta in stampatello maiuscolo ben in vista sul davanti.

Proprio bravo lo stilista del sindacato metalmeccanico anti-Marchionne, un tocco di colore non guasta mai.

Peccato per l'originalità, visto che l'idea è stata chiaramente scopiazzata dall'opera dell'instancabile e vulcanico (in fatto di idee, che avete capito?) fratello del presidente dell'odiata Fiat.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

W la Fiom, ultimo baluardo contro la deriva liberista.
Anche a me la felpa non piace ma si tratta del solito problema del dito e della luna.
Un Governo che finanzia rottamazioni e ammortizzatori sociali ha il DOVERE di convocare le aziende per vagliare le loro prospettive.
A cosa servirebbe altrimenti il Ministero dello Sviluppo Economico?
W la Fiom! Resistiamo con orgoglio!

http://liberamente.ilcannocchiale.it

pensieriscorretti ha detto...

W la FIOM magari no, benvenuto certamente sì, perchè tutte le opinioni, anche le più sorpassate dalla Storia sono le benvenute per noi libertari. Resistere alla modernità? Buona fortuna, ragazzo mio.