Sono oltre 530mila i baby pensionati: questi fortunati hanno lasciato il lavoro prima dei 50 anni, costano allo Stato oltre 16 miliardi annui.
Godono di un privilegio incredibile e insostenibile trascorrendo un numero di anni in pensione maggiore rispetto a quelli lavorativi, contro ogni logica matematico-statistica.
Considerato che in parte hanno contribuito ad ingrossare quel fiume carsico che è il deficit pubblico che adesso tutti siamo chiamati a colmare, per un senso di equità e giustizia sociale dovrebbero anch'essi contribuire al risanamento.
Sarebbe pertanto opportuno che, in rapporto all'ammontare del loro assegno e a quanto precocemente si sono ritirati dalla vita lavorativa, subiscano una decurtazione per restituire parte del malloppo.
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