Pensioni: la gigantesca ingiustizia intergenerazionale

"Giù le mani dalle pensioni!!!".

Trovo ormai insopportabile sentir parlare dell'ingiustizia di taglia alle pensioni perché sarebbero il frutto di una vita di lavoro. Parzialmente vero.

Nel senso che bisognerebbe far notare, con grafici e ricognizioni a novanta gradi, che praticamente tutte le attuali posizioni in godimento pagate dall'INPS sono, per una fetta importante del loro ammontare, non la trasformazione in vitalizio dei contributi versati, ma un generoso ed immeritato regalo basato su ingiusti calcoli retributivi.

Sia chiaro, è tutto legittimo, cioè a norma di legge, però ciò non toglie che, se vi sono state leggi ingiuste e sbagliate, di cui molti italiani hanno approfittato, il cosiddetto diritto acquisito, non possa essere revocato.

La domanda è semplice: gente che non ha versato in base a quanto percepisce perché dovrebbe continuare ad incassare soldi non suoi, bensì versati da altri (i contribuenti attivi), i quali devono pagare oltre ai propri contributi, per una pensione di cui neanche hanno la certezza, la pensione di fortunati individui col solo merito di essere nati prima?

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