TRAMA NERA E MAFIA CAPITALE: LA DISTRAZIONE E' ROSSA

La lettura data da Marino e Vendola dello scandalo "mafia capitale" è un capolavoro di disinformazione.

Piccola divagazione.
Pur dando per assodato che uno di sinistra e del PD, per statuto, non può possedere meno neuroni di uno scienziato livello Eistein (a stare bassi), dobbiamo pensare che il primo cittadino dell'Urbe se ne fotta di ciò che gli succede intorno.

Ma torniamo al punto di apertura. Per i due politici rossi la destra fascista quando era al governo della città ha consentito lo svilupparsi del cancro mafioso. Sul fatto che tutto sia iniziato con Rutelli e proseguito incrementandosi con Veltroni, primi cittadini non certo di destra, e ancora sul coinvolgimento di politici ai vari livelli del PD, nulla. Una beneamata. Fava.

Il ministro Poletti poteva non sapere, così come Marino, la Bonafè e tutta la banda di sbadati politici di sinistra coinvolti.

 Giusto per ridere ancora un pò (amaro) bisogna anche ricordare che un paio d'anni fa, in pieno scandalo Penati, Veltroni voleva querelare chiunque avesse accostato il glorioso partito a intrallazzi e ruberie (assortite).

 Da allora ne sono successe di cotte e crude, cominciando dal Monte dei Paschi di Siena, passando all'indagine su un altro valente collaboratore dello smacchiatore di giaguari nella vicenda Mose, fino ai nefasti giorni capitolini.

 Il massimo della disinformazione (si, il pietoso silenzio equivale a) lo ha però assicurato la Boldrini. Da lei nessun atto d'accusa, nessun commento. Lo sfruttamento dei clandestini e il furto di milioni di euro non è reato se perpetrato dalle cooperative rosse e dai politi dello stesso colore.

 Caro sinistro, come puoi sembrare uno con le scarpe pulite dopo aver passeggiato in una fogna?

"Se poi qualche compagno ci mette la bomba tu non ti preoccupare la storia sai si monta: a far passar per nero ciò che è rosso lo fanno da trent'anni a più non posso!!"

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