Massimo D'Alema, il bianchetto e il Copasir


"Massimo D'Alema? Ma come?? Al Copasir???" (l'uomo della strada appena appresa la notizia nda)
La politica italiana offre spesso motivi per sorridere, ridere o piangere ( e a volte anche tutt'insieme) ma trovo paradossale che l'onorevole Massimo D'Alema, intelligente per definizione, sia stato nominato presidente del Copasir, il comitato parlamentare per la sicurezza.

D' Alema, come anche Romano Prodi, si rifiutò di interrogare in Italia Mitrokhin, l'archivista (e spia) russa che aveva portato in Gran Bretagna l'elenco di coloro che in Occidente, e anche in Italia, avevano passato informazioni segrete, in cambio di qualche rublo, al Kgb sovietico.

Fu proprio quel genio della matita di Forattini a ironizzare sul famoso sbianchettamento di D'Alema con la conseguenza di vedersi querelato dallo stesso per 3 miliardi delle vecchie lire (chiaramente all'epoca nessuno si stracciò le vesti urlando all'attentato alla libertà di stampa ma i sinistri sono fatti così, l'attentato alla libertà avviene a giorni alterni).

La querela fu poi ritirata , ma nessuno chiese mai conto a D'Alema e Prodi del perchè i governi italiani di centrosinistra si rifiutarono di interrogare Mitrokhin o di dare una sbirciatina al suo dossier nonostante le garanzie date dai servizi segreti britannici (non propriamente di un paese del terzo mondo) sull'affidabilità del testimone.

Proviamo ad indovinare?

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