Sabina Guzzanti come Michael Moore?

Sabina Guzzanti come Michael Moore?
In effetti mi meraviglia un pò il fatto che qualche critico (o sedicente tale) paragoni Sabina Guzzanti ed il suo film Draquila ai film di denuncia del regista oversize americano Michael Moore.
C'è sicuramente una differenza sostanziale da rilevare (anche da me che non amo nessuno dei due nda): Moore, da buon americano, ama gli Stati Uniti e perciò ne denuncia i difetti, pur facendolo alla sua maniera, ma questo è legittimo. Ci mancherebbe mica siamo nella Cuba di Fidel Castro.
La Guzzanti odia l'Italia e la maggioranza degli italiani che hanno votato il grande Satana Silvio Berlusconi.
Da quello che mi pare di capire (e non c'è sicuramente bisogno di vederlo: il medico mi ha sconsigliato di guardare schifezze) nella sua fatica cinematografica non c'è pietà per gli italiani, o per gli aquilani vittime di una tragedia devastante ed incontrollabile come un terremoto ma solo odio politico verso il Presidente del Consiglio.
Se Moore fosse stato italiano sicuramente avrebbe fatto un film sulle zone d'Italia sinistrate sotto i governi di sinistra che da trent'anni stanno ancora aspettando la ricostruzione.
Avrebbe fatto un film sulla Missione Arcobaleno con un primo piano sui mustacchi e la cazzatura di randa di Massimo D'Alema e la vergogna che ha rappresentato per il popolo italiano, una sconcezza di ruberie e sprechi, che la Sanità pugliese al confronto sembra parca.
La Guzzanti? Non lo farebbe mai, lei deve solo colpire B.
E ingrossare il conto in banca.

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