Sciocchezze degli ecocatastrofisti

Emergenza acqua
Con la solita politica dell'urlo mattutino seguito dalla denuncia pomeridiana si susseguono i soliti luoghi comuni (o luogocomunisti) e gli ecocatastrofismi degli ayatollah dell'ambientalismo.

Che è principalmente un business, quello del riscaldamento globale di origine antropica, che campa, alla grande, alla grandissima, con donazioni e contributi pubblici. Interessi colossali. 

Prendete la storia dell'emergenza per la mancanza d'acqua e l'incipiente torrefazione della Terra: non è che se la piacente (e pulita, sia chiaro) signora Brambilla di Lecco non si lava, come suggerisce qualcuno, il signor Caruso di Catania ha più acqua a disposizione.

L'unico risultato è che la signora Brambilla puzzerà un pò di più. E questo posso affermarlo senza grafici e proiezioni taroccate.
Noi "negazionisti" andiamo all'antica. Rozzi sistemi empirici, ma funzionano, come mettere fuori la mano per sapere se piove.

 L'acqua non manca, è vero anzi il contrario, dato che la Terra è coperta per 2/3 di acqua. Ciò che manca è l'energia necessaria per trasportare e rendere utilizzabile l'acqua che è disponibile in grande quantità (dissalazione, depurazione, ect ect).

Quindi il problema non è l'acqua che manca ma l'energia per utilizzarla. Energia? Ecco questo è l'altro aspetto, terribile per l'economia italiana, del grande inganno di chi, dopo aver propinato al popolo bue paradisi dei lavoratori inesistenti, adesso vuole convincerci che viviamo all'inferno, con il capitalismo che distruggerà tutto, compresa la vita sulla terra. O Geo.

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