La sinistra italiota e il cappello sulla vittoria di Hollande


Alle Presidenziali francesi ha vinto Hollande? Bene, evviva. La sinistra italiota e Bersani, neanche il tempo di finire di contare i voti, e già i compagni si affrettavano a mettere il cappello sulla vittoria del socialista francese.

Uno scialbo burocrate che i francesi hanno mandato all'Eliseo per punire Nicholas Sarkozy, che ha finito di deridere gli italiani, almeno nelle vesti di presidente dei francesi. Potrà farlo, davanti al caminetto, con la moglie Carla Bruni. Fatti suoi.

Intanto verrà ricordato come coautore di una linea economica controproducente per l'Europa, che ha favorito una crisi sistemica, e anche come forsennato "bombarolo" in quanto deciso a non mettersi in fila per bombardare il rais di Tripoli (come molti sedicenti "pacifisti") anticipando persino la coordinazione che sarebbe dovuta avvenire al G8 di Parigi. Intraprendenza mista a supponenza. Forse troppa.

Pagine di Storia, ormai.

Lo scialbo burocrate, dicevamo.

Il neoleletto presidente dei francesi, che durante la campagna elettorale aveva fatto fuoco e fiamme contro la Merkel e i crucchi e la loro politica europea, non appena eletto si è precipitato a telefonarle.

Complimenti, come atto di sottomissione non è male.

E non credo che sia piaciuto ai suoi elettori.

Si pentiranno ben presto della loro scelta. Dalla padella alla brace.

Anche se bisogna riconoscere che il socialista transalpino si è candidato a guidare il paese, il suo Paese, nonostante la crisi.

Pierluigi Bersani, per il timore di vincere le elezioni e governare a capocchia ha preferito darsela a gambe coperto da Re Giorgio.

Forse non è poco. Per lo scialbo burocrate.

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