L'effetto nefasto del '68 è ben visibile.
Ormai è chiaro che quello che la scuola dà oggi ai nostri ragazzi deve essere ben poca cosa, se paragonato a quanto veniva impartito agli studenti di una o due generazioni fa.
Per rendersi conto della situazione basta accendere la tv e seguire un qualsiasi tg, o qualche programma di quiz a premi.
Il livello di cultura generale del giornalista che legge le notizie o del giovane concorrente che dovrebbe essere fresco di studi, fa spesso rabbrividire.
Elementari conoscenze di storia o geografia, per non parlare delle altre scienze, sono ignorate.
Errori di pronuncia o di accento di località geografiche, terminologia scientifica impropria o errata, date e informazioni storiche approssimative, sono elargite a piene mani.
Tutto questo è il frutto di anni in cui è stato tacciato di "nozionismo" ogni cosa che costringesse la mente a ragionare o ricordare.
I figli e i nipoti del '68 sono poi diventati a loro volta insegnanti e il cerchio, purtroppo per noi, si è chiuso.
Inoltre, ma è il progresso bellezza, è arrivato internet: inutile tenere impegnata la mente, se ogni informazione è ottenibile con un clic.
I nostri insegnanti saranno anche i meno pagati d'Europa, come strepitano i sindacalisti, ma le loro incapacità sono sotto gli occhi di tutti.
Quasi tutti.
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