Papà, papà!!: Da grande voglio fare l'antiberlusconiano. Si guadagna bene!!!

Avessi vent’anni di meno. Quando, arrivato all’ anno della maturità, l’anno in cui si comincia veramente a pensare al futuro, mi sarei presentato dal mio papà a dirgli: ho deciso che farò una professione molto redditizia, quella dell’antiberlusconiano. Pensando in grande.
Pensando addirittura di arrivare ai picchi di Michele Santoro, il massimo esponente. Un posto da furbetto del “santorino”.
Certo, diciamocelo chiaro, non è un lavoro di cui avrei potuto andare fiero: si vive di quello che dice Berlusconi.
Se Silvio Berlusconi dice che una cosa è bianca allora bisogna dire che è nera. E così via.
Però al giorno d’oggi perchè lavorare onestamente quando si può arrivare a guadagnare delle cifre esorbitanti gettando fango sul Presidente del Consiglio e sul Governo?
Qualora le caselle dei “santorino” fossero tutte occupate avrei potuto ripiegare su un comodo posticino da dirigente in qualche coop. Oppure fare il cantautore impegnato.
Dimenticavo: non so cantare. Che scemo!! Dimenticavo che è meglio.
Se proprio mi andava male beccavo una seggiola alla vicedirezione della sede fuori mano e fuori utilità di Raitre (magari provando anche a fare la corte a Bianca Berlinguer), dove avrei potuto urlare scandalizzato contro la lottizzazione delle nomine Rai, mettendo la maschera della “mammola”.
Resta sempre il fatto che sarebbe stata una pacchia. Neanche la fatica di pensare.
Berlusconi si avventura in un “Oggi piove”. E io subito ad accusarlo: “Irresponsabile: piuttosto che fare inutili dichiarazione pensi agli italiani che sono usciti senza ombrello”.
Berlusconi auspica: “Speriamo che esca il sole”. E io subito ad accusarlo: “Irresponsabile:come al solito sparge ottimismo anzichè pensare agli italiani che sono usciti senza ombrello”.
Berlusconi regala ombrelli? E io subito ad accusarlo: “Irresponsabile: come al solito fa il populista, anzichè aiutare gli italiani a comprersi un ombrello”.
Facile. E divertente anche.
Certo non si può dire intelligente, ma sembra forse intelligente quella carovana di presunte vittime del regime dell’informazione, tanto vittime da occupare la prima serata sulla Rai a spese nostre?
E i moralisti un tanto a gettone?
E “L’Unità ” che biasima la censura autocensurandosi?
E sì! avessi vent’anni di meno mi iscriverei di corsa all’Ordine dell’Antiberlusconismo militante. Dove non serve pensare. Per guadagnare.

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