Immigrazione tra mito e realtà: qualcuno inizia a far di conto

Frontiere. Aperte come al saloon. Almeno così vuole il "sinistro" della sinistra.

L’immigrazione che fa strame della nostra tradizione tra mito e realtà.

Inutile dire che la perdità di identità è un male assoluto, che non può essere di certo barattato con benefici (presunti) economici. Quali benefici? Quelli che si spiegano con la tesi che gli immigrati ci pagano le pensioni.

Tesi alquanto discutibile e vi dico il perchè:

1) Tra gli immigrati è rilevante il lavoro nero (per noti motivi, anche se inaccettabili);

2) svolgono lavori che incidono meno sul monte contributi;

3) hanno pensioni agevolate, sussidi e case popolari in via prioritaria;

4) quel che guadagnano lo inviano in buona parte nei rispettivi paesi (lodevole, ma si tratta di ricchezza sottratta all’ economia Italiana);

5) una volta maturata la pensione, quelli che torneranno nei paesi d’origine, le spenderanno colà;

6) il pesante costo del servizio sanitario nazionale, visto che a fronte di un contribuente, grazie ai ricongiungimenti parentali te ne trovi minimo tre che sfodereranno richieste di diritti;

Dovrebbero bastare queste semplici considerazioni per ridimensionare il mito “sinceramente democratico” dell’immigrazione-risorsa.

Negli altri paesi europei che hanno già subito l’ondata migratorio iniziano a far di conto con dati reali non p@gnette radical-chic.

Uno studio inglese ha dimostrato che l’immigrazione è indubbiamente un costo per l’Inghilterra.

Per la Svezia è lo stesso.

Il modello svedese, sempre illustrato appunto a modello, è crollato a causa dell’immigrazione selvaggia.

E il popolo svedese sarà il primo a diventare minoritario nel suo Paese.

Gli italiani, con l’attuale tasso di denatalità, si ridurranno a 37 milioni nel 2050 e a solo 15 milioni nel 2100.

2 commenti:

Lib ha detto...

Nel 2010 fa senso trovare questo misto di razzismo e nazionalismo.
La Storia vi spazzerà. La società multietnica e multiculturale vi ridurrà ai margini!
Nelle fogne da cui da poco vi hanno permesso di uscire.
Il mio disprezzo ti giunga forte e chiaro.

Pensieri scorretti ha detto...

Del tuo disprezzo da komunistello me ne faccio un baffo: T R I C O L O R E. Alla prossima.