Il soccombente giornalista Marco Travaglio ama la verità. Omessa.

Travaglio mi ricorda lo studente interrogato dall'insegnante sulla morte di Giulio Cesare.

"Giulio Cesare, rispose l'alunno, morì a Roma, alle idi di marzo del 44 a.c., colpito da 23 pugnalate ai piedi".

Come, disse il professore, sei sicuro? Certo, rispose lo studente, le ho citato testualmente quanto scritto nel libro di storia.

Il professore controllò ed in effetti era proprio scritto quello che l'alunno aveva detto. Ma non era il testo completo. Il professore voltò la pagina del libro che così proseguiva la descrizione dell'accaduto: "della statua di Pompeo".

Quindi secondo lo studente ed alcuni giornalisti Giulio Cesare morì per ferite ai piedi e cioè per cause alquanto diverse da quelle storicamente appurate.

Le cose dette sembrano vere; quelle omesse avrebbero permesso di capire come i fatti si erano svolti.

Tutta questa dotta considerazione per concludere: Travaglio ama la verità. O-M-E-S-S-A.

1 commento:

Barbara ha detto...

Ed ecco perchè è stata inventata la punteggiatura... (puntini di sospensione, tre...)